venerdì 23 dicembre 2016

Buon Natale!


«Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia» (cf. Lc 2,1-14). Notte santa di Natale, in cui siamo salvati dalle tenebre e avvolti ormai da una luce intramontabile che ci custodisce per la vita eterna. Il nostro Salvatore è il bimbo che Maria stringe tra le braccia, che riscalda col suo amore e le sue premure, trasformando, come ha detto il Papa «una grotta per animali nella casa di Gesù, con alcune povere fasce e una montagna di tenerezza». Maria ci appare in una luce particolare, forte e soave nello stesso tempo.

Anche Elisabetta era stata protagonista delle sue scelte. Quando i parenti volevano imporre al bambino un altro nome, lei non li ascoltò, pur essendo solo una donna, impotente dunque a far valere le sue ragioni. Ma i tempi erano ormai cambiati e già in lei e nel Battista se ne intravvedevano i segni. Ma è Maria che inaugura la nuova umanità in Cristo. Una umanità che è fragile quanto vogliamo, anche peccatrice, ma che da questa debolezza può tirare fuori cammini di santità.

Aspettiamo questo Natale! Natale arriva ora per ognuno di noi con tutta la forza della sua potenza divina. Il mondo può impazzire nel male, gli uomini di buona volontà si possono sentire impotenti, come già a suo tempo i piccoli di Israele, le difficoltà possono abbattersi nella storia e nelle vicende personali e familiari di ogni persona, ma niente può impedire alla luce di essere luce per chi l’accoglie.

Maria, tu che hai accolto Gesù, nostro Signore, facendo quello che ogni mamma fa, tu che però sei anche nello stesso tempo più di qualunque mamma, perché il tuo cuore colmo di tenerezza hai amato non solo l’umanità del tuo bambino ma anche la nostra umanità, tienici sotto il tuo manto materno e dacci il tuo sguardo, il tuo carattere, la tua fiducia nel bene e la tua stessa forza nel compierlo, fino alla fine, nel più totale abbandono. Buon Natale a tutti!


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